
Speranza annuncia le tanto attese regole stabilite dal DPCM che entrerà in vigore il 4 dicembre: “No spostamenti tra comuni a Natale, nemmeno a Capodanno”.
Ecco quanto detto da Speranza:
“Con il prossimo Dpcm dobbiamo continuare con misure rigorose anche per non vanificare quanto fatto nelle ultime settimane. Ci sono due scelte di fondo: la riconferma del sistema delle tre zone, rossa, arancione e gialla. I tecnici del ministero si stanno confrontando sui parametri insieme alle Regioni, ma questo strumento è efficace. Oggi le Regioni tendono verso il giallo, ma se il quadro dovesse peggiorare abbiamo uno strumento automatico che può subito attivare misure più restrittive”.
Quindi Speranza ha affrontato il tema delle restrizioni tra Natale e Capodanno, confermando che saranno più severe. “E poi, per affrontare adeguatamente le feste di Natale e Capodanno le limitazioni previste dovranno essere rafforzate. Anche in ragione di un coordinamento europeo. Ora è necessario limitare il più possibile i contatti tra le persone: durante le feste vanno disincentivati gli spostamenti internazionali e limitati quelli tra le Regione. Nei giorni di festa, il 25, 26 dicembre e il 1° gennaio, vanno limitati anche gli spostamenti tra i Comuni. Vanno abbassati i rischi del contagio. Se non vogliamo vanificare i sacrifici, servono queste misure”. Il ministro ha poi concluso questa prima parte dell’intervento parlando della scuola, confermando che l’intenzione del governo è quella di far tornare gradualmente tutti gli studenti a scuola.
Le messe di Natale si svolgeranno nel pieno rispetto delle regole anti Covid. Parola di Monsignor Mario Meini, pro-presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha sostituito il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, ancora bloccato dai postumi del Covid: “In questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme. Siamo certi che sarà così anche nella prossima solennità del Natale e continuerà ad essere un bel segno di solidarietà con tutti”.
Ricongiungimenti familiari: proprio su questo punto si sta interrogando in queste ore il governo, valutando se permettere o meno agli italiani di andare in un’altra Regione per andare a trovare un parente – una mamma, un padre, una nonna o un nonno o altro ancora – che sono soli. La deroga è probabile, ma si deve ancora capire se lo spostamento sarà consentito solamente a una persona singola o se, nel caso, a spostarsi potrà essere tutto il nucleo familiare ristretto, per esempio consentendo a un uomo di tornare a casa dalla propria madre sola ma portando con sé anche moglie e figli.
Sci, no a impianti e hotel: anche l’Austria verso la quarantena
Saranno chiusi gli impianti e le piste da sci per tutto il periodo natalizio. Cade l’ipotesi di poter raggiungere un accordo in sede europea e l’Italia ha deciso, quindi, di fermare le vacanze in montagna. Il governo aveva deciso di chiudere anche gli alberghi di montagna ma la discussione è ancora aperta dopo le perplessità del presidente del Consiglio. Per scoraggiare i soggiorni oltre confine, soprattutto in quei Paesi che hanno deciso di consentire lo sci —tra gli altri Svizzera e Slovenia mentre l’Austria sta pensando alla quarantena di dieci giorni per chi arriva da fuori — è stato stabilito che chi ritorna dall’estero dopo il 20 dicembre dovrà effettuare la quarantena. A chi invece torna prima di quella data sarà sufficiente sottoporsi al tampone.
Natale e Capodanno: resterà valido il coprifuoco alle 22
Fonte fanpage.it e corriere.it