
Letizia Moratti da oggi sostituisce Giulio Gallera come assessore al Welfare, oltre a diventare vicepresidente del governo regionale.
La Moratti è una delle leader politiche più note nel centrodestra, ma da circa dieci anni era praticamente sparita dalle scene politiche, dopo averle dominate fin dagli anni Novanta.
Il suo più grande risultato politico è stato l’ottenimento di Expo mentre era in carica come sindaco di Milano.
Ecco le sue prime parole:
“Grazie al presidente Fontana che mi ha proposto in maniera inaspettata questo compito – sono state le prime parole della Moratti -. È un compito difficile, complesso in un momento particolarmente difficile per tanti e drammatico per alcuni. La responsabilità che mi prendo è per mettermi al servizio dei lombardi, lo faccio mettendo tutto il mio impegno, lavorando con la giunta in squadra, confrontandomi e condividendo tutto con il consiglio, la maggioranza e l’opposizione”.
“Dall’emergenza usciamo se siamo uniti con medici e infermieri. Dobbiamo vincere questa guerra per far ripartire la Lombardia come merita. Se vince la Lombardia vince il paese”.
“Approfondirò l’organizzazione e aprirò un tavolo di confronto con i direttori generali delle Ats, Asst, con i sindacati, i presidi di facoltà e i sindaci del territorio. Tra le mie priorità ci sarà quella di rivedere l’organizzazione per far sì che ci sia una maggiore attenzione al territorio. È un impegno che intendo portare avanti con determinazione in un confronto costruttivo per il quale dò la mia assoluta disponibilità”. “
“Lavorare per me è una costante da quando sono giovane e mi auguro di potervi rincontrare quando potrò presentare i risultati. Mi metto al lavoro per la mia regione cercando di capire anche chi è scontento, chi ha paura e vive momenti di povertà”.
Sui vaccini: “Il piano della regione sta andando avanti e prosegue nei tempi – ha garantito la Moratti -, faremo il possibile per migliorarlo ulteriormente. È una buona notizia già che Moderna sia stato autorizzato dall’Ema. Incrementeremo il piano vaccini nel momento in cui sapremo concretamente qual è il piano del governo”.
“C’è la necessità di rivedere la legge 23”, la “legge Maroni” che regola la sanità lombarda, ha poi sottolineato la Moratti. “È una priorità che intendo chiudere in tempi rapidi”, ha evidenziato. “Ma cercherò di guardare anche le liste di attesa delle altre patologie perché la sanità non può esaurirsi solo in ambito covid. Ci sarà un impegno a migliorare la presenza territoriale ma la risposta più vera ed efficace non può che venire da una risposta più strutturata. Dobbiamo dare il miglior servizio ai cittadini. Questo è l’obiettivo e apporteremo tutte le modifiche necessarie per arrivare a questo obiettivo”.

Fonte news Milano Today
Di certo il compito non e’ facile. Ripristinare una sanita’ degna della Lombardia dopo decenni di trascuratezza non e’ un compito da tutti. Non era cosi’ negli anni ’60 a Milano con l’INAM il medico di base prescriveva una operazione ed il giorno seguente venivo operato ora due anni non bastano ….. (ma se ci si rivolge al privato …. subito) ….. E’ su questa constatazione che dico ‘si puo’ fare’. Si puo’ rimettere la sanita’ lombarda al primo posto e certamente Letizia Moratti ce la puo’ fare.